Nonostante gli scienziati studino da anni
quello che mangiamo (e la chimica che ne sta alla base) e noi siamo sempre più
istruiti sulla nutrizione, i falsi miti dell'alimentazione sono ancora molto
diffusi. Quali sono i principali? E perché ci cascano più o meno tutti? Focus ha indagato su
ciò ed ha pubblicato la ricerca sul n. 256 di febbraio in un articolo dal
titolo “falsi miti dell'alimentazione”.
Questo è quello che ne è emerso.
Quando si tratta di cibo, i “falsi miti”,
ovvero le affermazioni di cui praticamente tutti siamo convinti ma che non
sono, sono davvero tanti. Qualche esempio?
La buccia di mele e pere è ricca di
vitamine. Falso, ce ne sono di più nella polpa.
Il glutammato dà il mal di testa. Non è
vero.
Lo zucchero di canna è migliore di quello
bianco. Non è scientificamente provato.
La fettina di vitello è il tipo di carne
più nutriente. Rilassatevi, non è così.
Bio o non bio?
La moda del cibo biologico e la fissazione
per tutto ciò che è "naturale" a volte può far perdere il senso
della realtà e far temere la chimica presente nei prodotti alimentari
industriali. Ma anche in natura esistono, in piccole quantità molecole
addirittura cancerogene, come nel succo d'arancia e nel basilico. Niente paura,
quindi a usare lo zucchero raffinato: la sua molecola è identica a quella dello
zucchero grezzo e non va demonizzato, ma solo consumato con misura. E ancora,
il glutammato, tanto temuto e colpevolizzato, è un sale presente in molti
alimenti - pomodori, parmigiano, pesce - e non è cancerogeno o allergenico.
La nostra lista di smentite
“controcorrente” potrebbe continuare a lungo.
Sorpresi? Probabilmente sì. «Il mito
diventa credibile quando si innesta su qualcosa di cui sono tutti sicuri: per
esempio il fatto che l’intervento dell’uomo peggiori il prodotto, mentre di
solito nell’industria alimentare vale esattamente il contrario» spiega Andrea
Ghiselli, medico del Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la
nutrizione.
Chiudiamo questo piccolo assaggio
dell’articolo sui falsi miti dell’alimentazione smontando un’ultima
"certezza": Non è vero che le ostriche hanno poteri afrodisiaci. Per
diventare infaticabili amanti, meglio la polenta.
E voi eravate al
corrente di tutto ciò?
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