Negli ultimi anni si
è verificato un costante aumento delle malattie allergiche a livello globale,
tra queste rientra anche l’allergia al nichel.
CHE COS'È L’ALLERGIA AL NICHEL?
Trattandosi di una
dermatite allergica da contatto, l’allergia al nichel è un disturbo molto
comune, infatti si stima che in Italia ne soffrano circa 6 milioni di persone.
Questa allergia produce un’eruzione cutanea simile a quella dell’eczema che, se
trascurata, finisce con l’ispessirsi, desquamarsi e cambiar colore (la zona
infiammata e screpolata si fa molto più scura) fino a diventare perfino
dolorosa. L’allergia al nichel, che si manifesta nel giro di 12/48 ore dal
contatto, è particolarmente spiacevole proprio perché questo metallo è presente
un po’ ovunque, pure nell’acqua del rubinetto.
QUALI SONO LE CAUSE E I FATTORI DI RISCHIO?
La manifestazione
allergica da nichel, che secondo i dati in nostro possesso tende a colpire
maggiormente le donne, può essere causata da:
- un contatto
diretto della pelle con l’allergene;
- un'assunzione di
alimenti che contengono tracce di nichel;
- specifici fattori
genetici che determinano un certo grado di familiarità con questo disturbo;
- una certa
predisposizione alla sudorazione che pare essere in grado di accelerare la risposta
allergica del soggetto.
Nello specifico la
reazione allergica è, però, dovuta alla capacità del nichel di legarsi al
recettore TLR4, una proteina che spinge l’organismo a innescare la risposta
del sistema immunitario come se il metallo in questione fosse, in realtà,
un batterio.
QUALI SONO I POSSIBILI SINTOMI?
I sintomi variano da
persona a persona, in base alla propria sensibilità e soglia di tolleranza al
materiale, ma anche in base alla quantità di nichel entrata in contatto con
l’organismo. In generale, però, i principali sintomi sono:
- dermatiti da
contatto che si manifestano su volto, mani, braccia e gambe. Più nello
specifico: angioedema, eczema, rush maculo-papulare, vasculite e ulcere
cutanee;
- prurito;
- infiammazioni a
bocca e gengive;
- asma e crisi
respiratoria, almeno nei casi più gravi;
- gonfiori e crampi
addominali;
- diarrea, cefalea,
nausea, senso di spossatezza e un malessere generale diffuso.
QUALI OGGETTI E PRODOTTI CONTENGONO NICHEL?
Questo metallo è
presente in particolar modo:
- nei gioielli e
negli orologi (anelli, braccialetti, cinturini, orecchini e vari piercing);
-
nell’abbigliamento, quindi nelle cerniere lampo, nei bottoni dei jeans, nelle
fibbie, nei gancetti del reggiseno, ecc;
- nelle montature
degli occhiali da vista e da sole;
- nelle batterie,
ceramiche, forbici, maniglie e anche negli aghi e nei cellulari;
- nelle pentole e
nelle stoviglie;
- nel materiale
elettrico e nei coloranti;
- nei prodotti per
la permanente e per la rasatura, nelle tinte per capelli e negli shampoo, negli
smalti e in altri prodotti per il make-up.
QUALI ALIMENTI PRESENTANO TRACCE DI NICHEL?
Essendo il nichel
presente anche in alcuni comunissimi alimenti, una normale dieta potrebbe
scatenare una reazione allergica del tutto indesiderata nelle persone con un
alto rischio di allergia. Poiché la quantità di nichel presente negli alimenti
è difficile da stabilire – in quanto dipende per lo più dal terreno da cui
provengono frutta e verdura, dagli eventuali antiparassitari utilizzati e dalle
attrezzature e/o sostanze adoperate durante le varie fasi di produzione – è
importante fare attenzione ad alcuni alimenti, come: i cibi in scatola, il
cioccolato e il cacao, la frutta secca, i legumi, gli asparagi, i funghi, le
cipolle, gli spinaci, i pomodori, le carote, la liquirizia, le margarine
vegetali, le aringhe, le ostriche, la farina integrale e quella di mais, il tè,
ecc.
COME VIENE DIAGNOSTICATA L’ALLERGIA?
In presenza dei
sintomi già elencati, il miglior strumento diagnostico è senza dubbio un test cutaneo, noto come patch test, che si esegue applicando sul braccio del
paziente un cerotto formato da piccoli dischetti di cellulosa che rilasciano
gradualmente una quantità esigua di nichel. Poi a distanza di circa 48 ore si
valuta la reazione allergica. Se la pelle sotto il cerotto appare infiammata,
la diagnosi da allergia al nichel è positiva.
QUAL È IL TRATTAMENTO?
L'allergia al nichel non è assolutamente curabile, ma può essere facilmente tenuta sotto controllo attraverso la prevenzione, evitando dunque il contatto con determinati oggetti e l’assunzione di alcuni alimenti ad alto contenuto di nichel. Tuttavia, in caso di reazione allergica particolarmente violenta, si può comunque intervenire assumendo alcuni medicinali antistaminici o a base di corticosteroidi, in grado di alleviare i sintomi e favorirne la risoluzione nell’arco di qualche settimana.
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oddio! deve essere davvero un trauma scoprire di non poter portare alcuni accessori!
RispondiEliminaPer fortuna non ne soffro, comunque articolo utilissimo!
RispondiEliminaWin two heart shaped necklace, enter My Charms giveaway!!
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Molto molto interessante
RispondiEliminaalessandra
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Non poter portare orologi e alcuni bracciali può sembrare difficile da sopportare, ma poi uno si abitua :)
RispondiEliminaArticolo interessante per scoprire i rimedi.
Daniela Kaos
post utilissimo! Mio padre di recente ha avuto un bruttissimo sfogo sulle braccia, ora mi hai fatto venire in mente che potrebbe essere colpa del nichel!
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