Oggi vorrei parlare nuovamente della fame nervosa, anche conosciuta come fame emotiva. Questa voltà, però, vorrei mostrarvi come la mia paziente Rosanna, di cui vi ho già parlato nell'articolo sui controlli periodici, ha trovato un metodo per sconfiggere la fame nervosa e vorrei approfittarne per mostrarvi come il giusto approccio mentale e la voglia di raggiungere un obiettivo possano aiutare ad ottenere il risultato che vogliamo e sconfiggere quello che per molti è un vero e proprio nemico da combattere.
Come scrive Rosanna nel suo blog, che io condivido pienamente:
"la fame nervosa è la nemica di ogni regime
alimentare, che sia una dieta dimagrante o meno, e ne soffriamo
TUTTI!!…..la fame nervosa è quell’impulso che parte dal cervello, che ci
induce a mettere qualcosa sotto i denti per placare un bisogno più o
meno inconscio che può essere dovuto a svariati fattori, magari siamo in
un periodo di forte stress, una delusione sentimentale, lavorativa, un
lutto…per non parlare della sindrome premestruale……dai, confessiamolo:
quante volte, dopo una delusione, dopo aver rotto con fidanzati, amiche,
dopo un esame andato male, ci siamo buttati sul barattolo di nutella,
sul gelato, siamo usciti a mangiare da Mc Donald’s o comunque abbiamo
avuto un comportamento in qualche modo “consolatorio”…..una tantum ci
sta, insomma, siamo umani, e si può fare…..succede a tutti!….ma se la
cosa diventa un comportamento abituale o quasi….allora bisogna capire
dove e come intervenire….e ce la possiamo fare anche da soli…!
La fame nervosa è il fattore che, personalmente, devo tenere a bada,
ogni giorno della mia vita, e specialmente ora che vivo due esperienze
ugualmente importanti: l’esame di avvocato e la perdita di peso. Per
fortuna, ho una guida valida come sapete, il mio coach Davide Bianchini,
il quale mi ha portato sulla strada giusta, quella della riflessione:
il cibo si sa, è economico, è a portata di mano e ci permette di avere
un appagamento immediato. Siamo immersi nello stress emotivo fino al
collo, e mentre cerchiamo di reagire, ci viene in soccorso il
cibo…almeno è quello che pensiamo. Sto imparando finalmente, dopo anni
di battaglie interiori, drammi stile telenovelas brasiliane e
quant’altro, a riconoscere e gestire questa benedetta fame nervosa.
Bisogna imparare ad ascoltare ed interpretare i segnali del nostro
organismo, è fondamentale. Quindi innanzitutto, per fare questo, bisogna
riprendere un contatto ed un rapporto sereno con il proprio corpo, in
parole povere cominciare ad amarsi. ….
La mia esperienza mi sta facendo capire che la fame nervosa è una
fame senza “sintomi” fisici….ovvero: quando sentiamo la fame fisica,
cioè il bisogno di nutrirci, il nostro oganismo ce lo fa capire, crampi
allo stomaco, “rumorini”, insomma è proprio fame….ma fame fame!! Invece
la fame nervosa è subdola, non dà segnali organici, è un bisogno
psicologico, nè più nè meno, non so spiegarlo in maniera scientifica,
però è una cosa completamente diversa…..fisicamente non si sente nulla,
nessun crampo allo stomaco, nessun dolorino, nessun rumorino, nulla,
assolutamente nulla….eppure ci sentiamo indotti ad introdurre nel nostro
corpo qualunque cosa, perchè abbiamo la convinzione di avere
fame…..magari hai mangiato mezz’ora prima…se vogliamo sintetizzare la
cosa, ci viene in aiuto una vecchia pubblicità…”Ambrogio, la mia non è
proprio fame, è più…voglia di qualcosa di buono!” eccola, è lei, è la
fame nervosa: E’ VOGLIA DI QUALCOSA DI BUONO!!
Se il caro vecchio Ambrogio non c’è allora vuol dire che c’è un corto
circuito…! Houston abbiamo un problema….!….come fare a superare il
momento?….
il mio nuovo approccio alla questione richiede innanzitutto
una veloce analisi preliminare: è fame nevosa o fisica? se è fame
fisica, cioè quella con sintomi, rumoretti, crampi allo stomaco, e
l’orario è quello del pasto….allora via libera, spuntino, pranzo,
cena….ma se è fame nervosa, dobbiamo imparare ad isolare il pensiero, a
farlo diventare transitorio, passeggero…..un libro, internet, un giro
per i negozi, una telefonata ad una persona cara, la manicure…..
Personalmente, dipende dai momenti della giornata: la mattina devo
studiare o lavorare, e se ho esaurito lo spuntino, beh…..un giro su
internet, oppure cambio dello smalto sulle unghie, e via….di libri ne
vedo già troppi!!
di sera, dopo cena esco per la consueta passeggiatina a passo svelto….non avete idea di com’è terapeutica l’aria aperta! i brutti
pensieri, se non possono passare, almeno per un’oretta sono
accantonati….ho fatto in modo che gli orari di uscita, rientro e doccia,
coincidano con la fine della giornata, quindi con la nanna…..e così
salvo capra e cavoli…..
Certo, ci sono volte in cui non si resiste, non riusciamo a tenerci a
freno…vi capita mai, donne, durante la sindrome premestruale?? a me
si…divento una specie di uomo di neanderthal….e allora…..altro segreto:
LA MODERAZIONE…..poco…se la fame è emotiva, al cervello basta poco per
sentirsi appagato…quindi cerchiamo di stare calmi e tranquilli, di non
perdere la bussola….un solo biscotto sicuramente non rovina la dieta e
non compromette il sacrificio….ma un biscotto + un altro + un altro + un
altro, si…..e volete rovinare mesi e mesi di sudore, sacrifici,
alimenti pesati con precisione svizzera e conquistato benessere?? no,
non ne vale la pena!……
per il pronto soccorso “SOS fame nervosa”, se non siete proprio a
dieta ferrea, vi regalo una ricettina sfiziosa di un dolcetto
stuzzicante, bello da vedere e fresco, visto anche il periodo estivo…vi
occorrono un bicchiere, preferibilmente di forma cilindrica, non troppo
grande (“il concetto di poco” di cui sopra), dei frutti di bosco
surgelati, dei biscotti tipo grancereale e yogurt greco, meglio se
magro…sbriciolate un paio di biscotti in modo grossolano, adagiateli sul
fondo del bicchiere, aggiungete uno strato di yogurt, riducete in purea
i frutti di bosco preventivamente scongelati e aggiungete uno strato di
frutti di bosco; ripetete l’operazione e mettete in frigo…..quando vi
acchiappa la voglia irrefrenabile di qualcosa di buono, affondate il
cucchiaino in questo dolcetto….non vi danneggerà, anzi….i frutti di bosco fanno benissimo, rinforzano i capillari, sono antiossidanti, lo
yogurt greco magro vi fornisce fermenti lattici utili per l’organismo e
il biscottino vi tiene calmo il cervello….".
Ringraziando ancora una volta Rosanna per aver condiviso con noi la sua espereinza, spero che sia di aiuto anche a molti di voi per tenere a bada la fame nervosa e riuscire a portare a termine la dieta.
LEGGI ANCHE: FAME EMOTIVA COME RICONOSCERLA
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Dott. Davide Bianchini
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Dott. Davide Bianchini
Avrei tanto da raccontare da psicologa... ma dovrei scrivere un trattato! Quindi dico solo: bene che si tratti quest'argomento anche in un blog ;)
RispondiEliminabeata lei! ahahha
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io penso, invece, che non sia la fame nervosa il nemico della dieta, ma il contrario, ovvero chi soffre di fame nervosa non risolve nulla controllando l'apporto di cibo in maniera calcolata. Preferisco pensare che il nostro corpo si regola da sé una volta che si prende l'approccio 'psicologico'. Penso che il concetto dieta andrebbe superato perché è un modo di rimandare a un futuro una soddifsazione di sé che può avvenire anche subito se si capisce quali sono i propri limiti psicologici. Mangiare in modo sano dovrebbe essere sufficiente.
RispondiEliminaio fortunatamente non ho questo problema
RispondiEliminaAlessandra
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Conosco benissimo la fame nervosa.. ehehe ovvero la voglia di qualcosina di buono!!
RispondiEliminaTorna presto a trovarmi su Cosa Mi Metto???
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Quando sono sotto stress purtroppo capita anche a me :( Cercherò di seguire questi consigli!
RispondiEliminaIo non ho di questi problemi fortunamente! :P
RispondiEliminaGiulia
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devo provarci! io di solino ne soffro pre esame =)
RispondiEliminaBuon per lei ;)
RispondiEliminaTHE FAP - The Fashion Artistic Picture
Io sono l'eccezione alla regola XD
RispondiEliminaKiss ♥
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io quando sono nervosa invece mi si chiude lo stomaco!!
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Per me la fame nervosa è stata un vero problema tanti anni fa... non riuscivo a regolarmi e il mio peso variava in continuazione, ne porto ancora i segni. Purtroppo non è sempre così facile regolarsi, fermarsi a oensare non sempre basta per fermarci dall'istinto di aprire il frigo e svuotarlo. Brava lei, comunque :)
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