Oggi parliamo della nutrigenomica. Vediamo cos'è e come
funziona.
Molti sanno che la nutrigenomica
è la scienza che ci dice quali cibi ci fanno bene.
Già nel 1850 il filosofo Feuerback sosteneva che “l’uomo è ciò che mangia” e che “per pensare meglio dobbiamo alimentarci
meglio”.
Alcuni ricercatori studiando la dieta mediterranea, hanno osservato come questa fosse ricca di verdure, frutta e legumi, scoprirono la presenza in questi cibi di sostanze, come gli antiossidanti, in grado di ridurre notevolmente i rischi di disturbi circolatori, infarti, colesterolo,cancro; ad esempio si scoprì che l’olio extravergine d’oliva, pilastro della dieta mediterranea, era ricco naturalmente di antiossidanti e di acidi grassi monoinsaturi, e quindi abbassava il rischio di avere tali disturbi.
Allo stesso modo, nei legumi sono presenti grandi quantità di vitamine
A e C, di sali minerali come il calcio, il fosforo, il ferro e il potassio, e
soprattutto di lecitina, un fosfolipide che emulsiona i grassi impedendo
loro di accumularsi nel sangue e quindi di aumentare il colesterolo; inoltre, i
filoestrogeni presenti sembrano avere un effetto protettivo nei confronti dei tumori
al seno e al colon.
Ancora, la carota è ricca di betacarotene,
che viene trasformato in vitamina A nel nostro intestino: questa sostanza serve
per la crescita e la riparazione dei tessuti, protegge le mucose della bocca,
del naso, della gola e dei polmoni, riducendo così il rischio di infezioni, ed
è un potente antiossidante. Studi più moderni hanno messo in luce la sua azione
preventiva nei confronti del tumore ai polmoni e del cavo orale, infine, questo
vegetale così comune possiede anche un altro potente antiossidante, il glutatione,
che previene l’invecchiamento della pelle, rafforza gli occhi e regola le
funzioni intestinali.
Il pomodoro, altro grande protagonista della tavola degli italiani,
soprattutto se consumato ben maturo e in stagione, è ricco di licopene, un carotenoide che ferma i
geni impazziti all’origine dei tumori, oltre che proteggere come antiossidante
le molecole dall’attacco dei radicali liberi.
Inoltre i broccoli sono
conosciuti fin dal medioevo, insieme a tutta la famiglia dei cavoli, hanno un
ruolo preventivo nei confronti del cancro al polmone, all’intestino, al colon e
alla prostata. Potenti antiossidanti come i sulforafani e i glucosinolati,
insieme a particolari principi attivi come gli isotiocianati, stimolano l’organismo a produrre enzimi che
inibiscono l’insorgenza di tumori, infine l’abbondante presenza di calcio, vitamine A e C e fibre
svolgono un’azione preventiva nei confronti dell’Alzheimer,
dell’ictus e delle cataratte, oltre che più in generale azioni antinfiammatorie
e immunostimolanti.
Che dire poi delle arance? La loro ricchezza in vitamina
C un potente antiossidante che rinforza il sistema immunitario,
protegge il sistema cardiovascolare e svolge azioni antinfiammatorie ne
fanno un cibo da consumare giornalmente.
E la barbabietola
così poco conosciuta? La sua ricchezza in zuccheri, sali minerali e vitamine,
oltre che a sostanze ancora sconosciute, la rendono un medicinale prezioso, tra
le sue funzioni, assorbe le tossine dalle cellule e ne facilita l’eliminazione,
è depurativa, mineralizzante, antisettica, ricostituente, favorisce la
digestione, stimola la produzione di bile, e rafforza la mucosa gastrica, cura
le anemie, le infezioni del sistema celebrale, stimola la produzione di globuli
rossi, scioglie i depositi di calcio nei vasi sanguigni e ne impedisce
l’indurimento, stimola il sistema linfatico.
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